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Posto di blocco

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Ieri mattina  percorrevo in macchina la “strada nuova”, la variante di cui parlavo nel post precedente.
Le auto che incrociavo, provenienti dall’altro lato, mi facevano segnalazioni con i fari. Sappiamo bene di cosa si tratta, è la “solidarietà dell’automobilista”, che avverte i poveri ignari che stanno per avvicinarsi ad un posto di blocco dei carabinieri.

Ora mi chiedo: perché?

Lo facevo anch’io tanti anni fa. Poi ho capito.
Ho capito che se un’auto mi incrocia e io l’avverto posso ottenere diversi risultati positivi:

  • L’automobilista capisce, e se non ha la cintura se la mette.
  • L’automobilista capisce, e se va troppo forte rallenta. Probabilmente non si ucciderà sbandando alla curva.

Però ci sono anche dei lati negativi:

  • L’automobilista si mette la cintura solo perché ci sono i carabinieri, la prossima volta non lo farà, e la sua vita  sarà di nuovo in pericolo.
  • La prossima volta quell’automobilista correrà allo stesso modo, e forse anche di più, e si ucciderà, magari portando con sé anche qualcun altro.

Questi sono i pro e i contro se lampeggio a qualcuno tendenzialmente onesto. Il problema vero si pone se per un fortuito caso incrocio proprio l’auto che i carabinieri in questione stanno cercando. Mettiamo che siano degli evasi, o dei rapinatori.
Io lampeggio, in un impeto di  “solidarietà dell’automobilista”, li avverto,  loro girano la macchina e scappano. Ottimo risultato davvero! Comportamento da cittadina modello!

Il problema qui è che, nonostante tutti diciamo che siamo a posto, quando vediamo polizia o carabinieri un piccolo tuffo al cuore ci viene… non dite di no che tanto non ci credo…

E’ proprio la mentalità che è sbagliata. Le forze dell’ordine sono lì davvero  per proteggerci e aiutarci,  non è solo un motto.
Io ne ho avuto prova diverse volte nella mia vita, specialmente in questa occasione.

La mentalità giusta dovrebbe essere quella di comportarsi nel modo migliore per proteggere la nostra vita e quella degli altri, e non per non incorrere in una multa.
Mi raccomando allora, non lampeggiate  ai posti di blocco! Ok?

10 pensieri riguardo “Posto di blocco

  1. Concordo pienamente con te, parecchi automobilisti non si rendono conto che la cintura di sicurezza la mettiamo per il nostro bene, e che i limiti di sicurezza sulle strade hanno il loro perché : poca visuale, strada in centro paese, strada con incroci o passaggi pedonali.
    Anche sull’autostrada ti sfrecciano via a velocità della luce, ma se dietro una curva c’é colonna per rallentamenti o altro che fanno? un disastro.
    Bel post, mi piace

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  2. io sono un biker (di rado automobilista) lampeggiatore… e ti spiego anche il perchè…
    a livello di sicurezza stradale noi siamo i peggio messi ed invece di tutelarci s’inventano leggi e leggine per farti spendere mila euro di accessori di vestiario… ci sono fondi stradali da lacrime di sangue, buche che sono voragini che manco gli tsunami riuscirebbero a provocare, le strisce di vernice sulla strada sono una trappola mortale soprattutto con la pioggia e l’umido e loro cosa fanno? il casco così non va, devi avere l’integrale e non è vero perchè basta che il materiale sia perfetto e che copra la calotta cranica, certo se ti fai una ducati non è una buona idea mettersi la concolina dell’acqua calda in testa, ma per queste considerazioni non serve certo una legge che te lo ricordi, serve l’uso del cervello; la tuta tecnica, menomale che questa non è passata per chi ha le “custom” perchè in harley con la tutina in latex sciogli @@ manco morto ci sarei andato, mi sarei preso la multa, non mi serve una protezione del genere se non ho una moto da competizione, tra l’altro chi si spacca di più è colui che cade da fermo, figuriamoci.
    questa non è sicurezza, questo è Buisiness.
    Fondamentale è l’educazione stradale che qui non esiste proprio. C’è gente che gira in TRE su quelle scatolette di latta che se un pedone ti starnuta in faccia ti ritrovi parcheggiato su un albero.
    Sono abituato alle leggi statunitensi dove in moto metti quello che ti pare, è obbligatoria solo una cosa, le luci accese anche di giorno, ma se vuoi andare senza casco sono affari tuoi come per gli indumenti che usi.
    Qui invece se non fanno le leggi anche per gli sputi non sono contenti.

    Non è questione di fregarsene delle leggi è questione di fare le leggi in modo sensato…
    e comunque ripeto, non serve una legge per usare il cervello… normalmente quello lo dovresti usare sempre.

    😉

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  3. Concordo con te sul fatto della manutenzione stradale che fa schifo e magari anche sul fatto degli indumenti (quella della tutina di latex non la conoscevo…però saresti figo, non ti pare?), però non ho afferrato bene il nesso col fatto di lampeggiare. Magari potresti lampeggiare quando vedi arrivare uno veloce e sai che lì davanti c’è una buca. Per quanto riguarda la tua ultima affermazione, le leggi servono proprio per quelli che il cervello normalmente non lo usano. 😉

    p.s. Marco, chi cade da fermo si fa male, chi cade correndo, spesso muore.

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  4. l’altro giorno ero in macchina con Valy mia…posto di blocco…io e lei abbiamo sempre la cintura, ma…per solidarietà, lei che stava al posto guida (la sottoscritta non sa guidare 😦 ), ha iniziato a stralampeggiare tutti…
    Ora su una ventina di macchine che sfrecciavano…solo 3 o 4 automobilisti hanno messo la cintura…87623856834 non hanno capito…e una tizia ha salutato…con un pronto “vaffanculo” da parte di Valy…(le ho chiesto il perchè ce l’avesse mandata, ma non lo sapeva neanche lei)…
    quindi…aspettiamoci di tutto…
    daltronde chi si vuole bene la cintura la mette a prescindere del posto di blocco!

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  5. Santa Caterina, leggo solo ora il tuo post dopo aver scritto una cosa diametralmente opposta alla tua. Io sono una di quelli che viene SEMPRE fermata. Quando ero giovine avevo un’R4 e ai più giovani ricordo che il corpo di Aldo Moro fu ritrovato in un’auto di quel tipo… poi una Y10 targata ROMA e in Veneto con quella targa non la passi liscia… in seguito non lo so, non capisco perchè ma SEMPRE continuano a fermarmi. UFFA!

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  6. Puoi consolarti allora, mio figlio, pur essendo un bravissimo ragazzo, aveva un periodo un po’ punk, chiodo con le borchie e cresta rosso fuoco. Girava su un Moto Morini 125 del 1972 (? più o meno). Ti lascio immaginare, doveva uscire di casa mezz’ora prima, tanto lo fermavano sistematicamente…

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