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Il primo libro non si scorda mai

Il primo libro è un po’ come il primo amore: per quanti tu ne possa avere nella tua vita, anche di più belli, di più importanti, di più profondi, quello non lo scorderai mai. Magari lo accantonerai in un angolino del cuore e della mente, convinto che non ci sia più, ma lì resta e quando meno te lo aspetti, un piccolo ricordo riaffiora. Perché in fondo è quello che ti ha dato la prima emozione, ti ha fatto conoscere un mondo nuovo.

Il mio primo libro in realtà non era mio, era di mia sorella. Un libro enorme, 258 pagine, che per una ragazzina di una decina d’anni erano un’infinità. Mia sorella, che di anni ne aveva 14, lo spolverò in una settimana, e la cosa mi incuriosì a tal punto che decisi di leggerlo anch’io.

Il libro era questo:

Una famiglia di città  trascorre una vacanza nell’Isola dei gabbiani.  Le avventure non mancano e il mare, la natura selvaggia e gli abitanti dell’isola conquistano subito tutta
la famiglia.

Il libro mi piacque a tal punto che anch’io lo lessi in quattro e quattr’otto, e chissà, forse è merito suo se mi sono appassionata alla lettura.

Forse da grande LOL riuscirò anche ad innamorarmi  dei grandi classici, per ora mi accontento della narrativa “leggera”…

6 pensieri riguardo “Il primo libro non si scorda mai

  1. a me è successo con il Gabbiano Jonathan Livingston….molto più piccolo però, anche se lo trovo grandissimo nel valore. Buon inizio settimana! 🙂

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  2. Il primo libro. è come il primo amore …. ma più del primo amore non teme gli oltraggi del tempo, e non ci tradirà, nè ci deluderà mai !!! 😀
    Un abbraccio …
    @Bruno

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  3. Si è vero, ma non so come mai leggendo solo narrativa mi sento a disagio, come dire “superficiale” mi piacerebbe tanto appassionarmi ai classici, basterebbe forse che mi decidessi ad iniziarne uno…per farmi catturare…

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    1. Ma no, non definirti superficiale! Superficiale lo è chi rinnega in ogni caso qualsiasi tipo di lettura.
      Comunque ci sono classici che poi così pesanti non sono. Prendi Pirandello per esempio.

      …sempre che tu per classici non intenda Petrarca o autori simili, perchè su quelli sì che siamo d’accordo!

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