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Scie

Niente, neanche gli organismi più piccoli o fastidiosi, portano a termine la loro esistenza senza che la loro presenza sia servita ad uno scopo.
Ogni cosa in natura, lascia una scia, un’impronta, una traccia dietro di sé.
Noi non facciamo eccezione. Ma le nostre scie non  sono solo fisiche. Le più importanti sono morali.
Tempo fa una signora mi disse, guardando la folla presente al funerale del marito, che solo in quel momento si può capire che tipo di persona si è stati.

Dal nostro comportamento possiamo sapere che persone siamo, sappiamo se siamo onesti, se siamo sinceri, se abbiamo dei buoni valori, possiamo capire se gli altri ci amano, ci detestano o ci tollerano soltanto. Cerchiamo di essere delle brave persone, delle “belle persone”. Ma il nostro spessore nella vita degli altri purtroppo lo si capisce solo dopo che non ci saremo più. Quella è la nostra scia. Le nostre buone azioni, le strette di mano, i sorrisi, gli abbracci affettuosi o consolatori, l’ascoltare, tutto di noi lascia un solco nell’anima di chi ci circonda.
Una delle cose a cui penso spesso è questa: quanto sono profondi i solchi che sto scavando nell’anima degli altri? Che ricordo avranno di me le persone che mi circondano?
Quello che spero con tutta me stessa – soprattutto per i miei figli – è che  la mia scia sia lunga, spessa, e molto persistente, in modo che loro possano seguirla  il più a lungo possibile e che le tracce che lascerò dietro di me non svaniscano dopo la prima pioggerella primaverile.

6 pensieri riguardo “Scie

  1. credo che la cosa essenziale sia quella di essere sempre se stessi…… così se lasciamo un ricordo e una scia sarà davvero la nostra…..e non di una maschera. Difficile sapere davvero qual’è l’impressione che lasciamo negli altri……bisognerebbe poter leggere nel pensiero. Ti auguro una buona serata Rossana un abbraccio!

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  2. Si, Silvia, essere sempre se stessi è basilare. Chi ci ricorderà dovrà farlo per la totalità del nostro essere. I nostri pregi e i nostri difetti, le nostre fragilità e anche i nostri momenti no, tutto fa parte di noi. E non serve mascherarli, tanto le persone lo capiscono lo stesso.
    Un abbraccio e una buona giornata anche a te.

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  3. Un bel post, @Rossana … un post su cui, tutti noi, possiamo e dobbiamo riflettere …
    Come navi che, dopo aver lasciato il porto, si aprono al mare alto puntando la rotta ad un approdo lontano, e solcano l’ acqua lasciando dietro di se una bianca e lunga scia di spuma, così noi …. navi che attraversiamo il mare profondo dell’ esistenza, inseguendo l’ isola bella che sognammo un giorno …. nel nostro tormentato, scosceso, perenne viaggio .
    Sì, amica mia, una lunga e tumultuosa scia la nostra, che poi si ricompone nell’ onda, svanendo infine nel mare disteso !
    Che resta di noi ???
    E dei nostri sogni ???
    Tutto, tutto scompare e sembrerebbe perdersi nel mare vasto del tempo immisericordioso ….
    Eppure, quella scia che lasciammo, quel lungo e bianco solco che incise il mare dell’ esistenza nostra ed altrui, non si perde mai definitivamente, ma genera in chi ci visse accanto, amandoci o combattendoci, una prodigiosa forza capace di attraversare il tempo : la memoria !
    E’ la memoria di ciò che “realmente fummo”, e non la maschera ignobile e ingannevole che tanti ( ed anche nella blogsfera …. come hai potuto vedere ) assumono con volgari ed egoistici intenti, che preserva il meglio ( o il peggio ) di noi negli altri, ed in essi noi riviviamo, nel bene o nel male, attraverso il ricordo delle nostre concrete azioni, dei nostri sentimenti sinceri, dei nostri sogni condivisi …. e della dignità e del rispetto ( per noi stessi e per gli altri, senza distinzioni !!! ) che, in quell’ accorato viaggio abbiamo saputo esprimere !
    Non c’ è da avere paura, @Rossana, nè da sapere in anticipo “che cosa”, chi ci sopravviverà, penserà di noi : c’ è un libro da leggere, un libro che abbiamo scritto con ogni lacrima che abbiamo versato, con ogni sorriso che ci abbia illuminato il volto, con tutte le nostre tristezze, con le felicità che abbiamo respirato o con le infelicità che ci hanno trafitto …. e quel libro è la nostra sincera, immutabile scia esistenziale …. lei resterà comunque, malgrado noi !
    Un abbraccio …
    @Bruno

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  4. Gran bel post
    ed aggiungo
    se tutti si fermassero un attimo a pensare alle scie che certi comportamenti potrebbero lasciare nelle persone care, ecco, credo che si eviterebbero certi errori. Uno dei tanti “er pelliccia” ad esempio, se si fosse soffermato un secondo a pensare alla scia di dolore che il lancio di quell’estintore avrebbe provocato ai suoi genitori, forse , forse si sarebbe fermato. In tutti noi c’è un attimo di consapevolezza prima dell’errore ed è la decisione in quell’attimo che poi definirà anche tracce e scie future di noi negli altri. Nel male e naturalmente anche nel bene.
    Un abbraccio
    Marirò

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  5. Il risultato delle nostre scie non è un risultato visibile ad occhio nudo ma risiede nel sorriso che viene associato al nostro ricordo.
    I nostri comportamenti possono ferire anche profondamente i nostri affetti, ma se un giorno il nostro ricordo porterà a loro comunque un sorriso allora non avremo lasciato scie dolorose.

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Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra ch'io ho detto la mia...