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Un pasito detràs…

Facciamo un piccolo passo indietro…

ANTEFATTO

Quando, finite le medie,  dovetti scegliere la scuola superiore, i prof. avevano consigliato uno di questi due indirizzi: linguistico o artistico. Devo ammettere che almeno ci avevano azzeccato. Feci una scelta di testa, pensando ad un impiego futuro, e decisi per le lingue. Presi il mio bel diploma di interprete specializzato d’azienda per le lingue inglese, francese e tedesco e dopo un mese già lavoravo in un albergo come segretaria di ricevimento.
Orari infernali, ma soddisfazione personale grandissima.
Quello fu il mio lavoro dal 1984 al  1998, quando  una caduta mi portò un’infezione ad una gamba, e così, non potendo più stare in piedi per 8 ore di fila, dovetti cambiare mestiere e reinventarmi macellaia (mestiere di famiglia di mio marito). Almeno avrei dovuto fare solo i pronti a cuocere lavorando solo la mattina e potendo stare seduta almeno un po’.
E non vi dico la soddisfazione quando (raramente) in negozio arrivava qualcuno che parlava inglese o tedesco! Poter di nuovo parlare una lingua straniera con uno straniero era come per un bimbo andare al Luna Park, un’euforia che mi metteva di buon umore per l’intera giornata.
Poi, vuoi per la diminuzione del lavoro ( mucca pazza, angello dalla lingua blu, aviaria, peste suina un po’ di problemini ce li hanno creati, più per l’ignoranza della gente che per effettivi rischi per la salute), vuoi per problemi di salute di mia mamma, ho lasciato il lavoro per fare la casalinga.

IERI

Il fatto di lasciare il lavoro ha avuto due risvolti.
-Ho avuto molto più tempo libero
-Ho completamente smesso di utilizzare il cervello

Ecco. Da allora ho avuto l’impressione di avere chiuso a chiave in un cassetto tutto ciò che avevo imparato.
E probabilmente il cassetto doveva avere qualche fessura, perché ho avuto l’impressione di stare perdendo piano piano: intelligenza, spirito di osservazione, memoria, capacità di concentrazione, capacità di assorbire le notizie e, cosa ancora più importante, di farmi una mia personale opinione a riguardo, capacità di studiare.

OGGI

Per combinazione ho trovato un volantino, una ragazza neolaureata ha organizzato un corso serale di spagnolo a prezzo modico.
Non ci ho pensato due volte. Primo perché lo spagnolo mi piace e non lo conosco, se non per quello che l’ho sentito parlare dai clienti dell’hotel; secondo perché volevo mettermi alla prova, vedere se davvero quel poco di cervello che avevo era perso oppure solo addormentato.
Ebbene, sono ruscita a svegliarlo!!! Dormiva, ma c’era ancora! HYUPPIE!!!
Mi sono resa conto che ancora so studiare e so ricordare, e scusate se è poco ma questo… ¡ES UN PASITO ADELANTE!

11 pensieri riguardo “Un pasito detràs…

  1. Ma non dire stupidate Rossana!…Tu il cervello ce l’hai eccome e funziona anche bene e non avevi di certo bisogno di studiare lo spagnolo per saperlo….. Colgo l’occasione per inviarti i miei più sinceri auguri di un Buon Natale e di tanta serenità per te e i tuoi cari, un abbraccio! 🙂

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  2. Concordo con la mia amica @Silvia, che non di rado trae, “in fondo al suo cuore”, accenti di saggezza concreta profumati dal suo affetto mai avaro, verso tutte e verso tutti . 🙂
    Ti confermo, quindi, cara @Rossana, che non soltanto non hai perduto un briciolo della tua poliedrica intelligenza ( altro che fessure nel cassetto, con i tuoi pennelli …. l’ hai da tempo trasformato in uno “scrigno dei sogni realizzati ed in fieri” ), ma hai conservato intatta anche la tua generosità, giacchè iscrivendoti al corso di spagnolo sostieni, nel frattempo, quella brava Ragazza che vuole lavorare .
    Peraltro, se ti può interessare, sappi che un’ altra nostra amica, e cioè @Kate ( Blog “La scala di cristallo” ), ha vissuto per anni in Spagna ed è rimasta legatissima a quella lingua romantica ed armoniosa, la lingua dello spagnolo “martire” @Lorca ( che adoro ) e del cileno @Neruda ( idem … ), del mio antenato “caballero” @Cervantes, di @Picasso e @Guernica …. e di tanti altri indimenticabili compagni di viaggio, e penso che @Kate sarebbe lieta di ripassare con te la lezione e la memoria dolce !!!
    Dunque, carissima @Penny …. mentre ti abbraccio ti auguro un BUON NATALE con tutto il mio apprezzamento per te e per quanto fai di creativo e bello, auguri che estenderai a tutta la tua famiglia, nessuno escluso !
    Hasta la victoria, siempre !!!! 😀
    @Bruno

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    1. Hai ragione Bruno riguardo Silvia, penso sia molto difficile arrivare “in fondo al suo cuore” perché è così grande, profondo e accogliente che davvero c’è sempre spazio per tutti. E le sue parole ed i suoi gesti li cerca proprio lì, in quell’angolo dove lei sa di averli riposti pronti per essere donati a qualcuno.
      Grazie del suggerimento riguardo a Kate, quando sarò un po’ più “avanti” magari mi farò due chiacchiere con lei in spagnolo. Per adesso andrò a trovarla “in italiano”!
      Sono contenta, veramente, che tu apprezzi la mia vena creativa, ma soprattutto di essere apprezzata come persona. Questo è davvero ciò che mi preme, voi mi dimostrate che è così e ne sono felice.
      Auguro anche a te di trascorrere questo Natale in serenità con i tuoi cari.
      Feliz Navidad!!!

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  3. Invece è il francese che io non conosco proprio. Studio inglese, tedesco e spagnolo e, adesso che sono impegnata con la scelta universitaria, sto tenendo in considerazione l’alternativa dell’interpretariato. Quindi immagino che tu lo consigli come indirizzo, giusto?

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    1. Spagnolo? Ho udito Spagnolo?!?!? Adesso ti sei fregata, bimba! 😉
      Scherzi a parte, si, l’interpretariato è secondo me la scelta più giusta. Sia a livello lavorativo, che a livello di soddisfazione personale. Te lo consiglio. E magari fra quanche anno potrei anche vederti fra i traduttori dell’Onu, no?!?!

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      1. Ebbene sì, proprio Spagnolo. E’ una bellissima lingua, è vero.
        Qualcuno obietta che gli sbocchi lavorativi dell’interpretariato siano piuttosto limitati, nel senso che la carriera principale alla quale danno accesso sia solo quella dell’interprete. Ma – un’ultima cosa – permette di viaggiare molto secondo te?

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  4. Bentornato al cervello che, credo, non si sia mai allontanato da te 😉
    Il mio sogno era studiare le lingue, trovo che saperle sia un patrimonio prezioso.
    Per quanto riguarda il semifreddo, puoi omettere tranquillamente le uvette ed usare soltanto i pinoli ma anche no, puoi sostituire l’uvetta con i mirtilli rossi (i famosi cramberry) o gocce di cioccolato, o poteresti aromatizzare la ricotta con dell’estratto di vaniglia o del limoncello, insomma, ora che il cervello è bello pimpante fallo lavorare e mettilo in cucina 😉
    Auguri cari Rossana, un abbraccio 🙂

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