Allora, visto che le spezie che avevo tolto dalle boccette stavano cominciando a perdere profumo, ho deciso che non potevo stare tanto a menare il can per l’aia e che dovevo darmi da fare alla svelta.
Il colore era già dato, ma volevo comunque ritirare fuori l’essenza noce, e dare un che di vissuto senza perdere l’effetto moderno. Visto che avevo dato tre mani di colore e lo strato era abbondante, un effetto shabby non sarebbe stato possibile, quindi ho deciso per un effetto decapato più grossolano e con la carta vetrata fine ho grattato con energia e il colore si è staccato (come previsto) non in striature sottili ma in striature più spesse e piccole chiazze:
A proposito, il colore reale è questo qui, nel post precedente la foto era fatta di sera, e con le luci è uscito un colore più giallastro di come è in realtà…(non perdete la speranza, prima o poi farò anche un corso di fotografia 😉 )
Poi mi sono occupata delle boccette. Ho preparato lo spazio che avrebbero occupato le etichette delimitandolo con lo scotch carta:
e poi ho dato quattro mani di fondo per lavagna:
Mi sto appassionando a questo prodotto, ci sono parecchie possibilità di utilizzo ed ha una bellissima resa, viene perfettamente liscio, coprente e diventa come una lavagna vera, ci si può quindi scrivere col gesso e cancellare con un pezzetto di stoffa morbida. Penso che lo utilizzerò per alcuni prossimi progetti.
Una volta asciutto, ho tolto il nastro carta. Ho realizzato una serie di puntini avorio tutto intorno alle etichette quasi come fossero lo smerlo di una trina, ho scritto con una matita-gesso il nome delle spezie, ho riempito le boccette e…finito!
Dimenticavo! Avrete notato un’intrusa nel portaspezie…ho trovato al mercato una bottiglietta con il dosatore, quadrata, di misura perfetta per entrare nello spazio libero della boccetta rotta. Provvisoriamente ho sistemato così, in attesa di ritrovare…il pezzo mancante!