cucito creativo · Lavoretti di tecniche varie

Il Porta-rocchetti!

Era da tanto tempo che avevo in mente di comprarne uno, ma ero indecisa: quanto grande, da tavolo o da appendere? Alla fine mi ero indirizzata su un modello che potesse essere sia appeso che poggiato sul tavolo. Ma visto il caos che regna sovrano sui miei tavoli da lavoro, mi sono vista china a raccogliere per l’ennesima volta tutti i rocchetti e le spoline cadute per terra…uno scenario apocalittico!

Visto che avrebbe dovuto stare vicino in modo da averlo sempre a portata di mano, ho deciso di farmelo da me, su misura! Avevo una scatolina per tenere le spoline, ma mi era capitato spesso di confondere i colori simili, quindi mi serviva un portarocchetti che mi premettesse di tenere le spoline proprio dietro al rocchetto dello stesso colore, così da non dovermi mettere un occhio in mano per trovare quella giusta.
Sono partita in tromba, dopo svariati calcoli e modifiche sono arrivata al dunque.

Una spedizione al Brico, dove ormai il signore addetto al taglio legno quando mi vede volge lo sguardo al cielo facendosi il Segno della Croce…
…e pronta a cominciare!

Prima ho forato tutte le assi nei punti stabiliti, poi ho tagliato a pezzetti il tondino di legno per costruire i piolini e li ho ineriti nei fori incollandoli.

Per ultimo ho montato la cornice esterna con le stecche con i pioli. Dopodiché ho dipinto il tutto,

Ecco qui il risultato finale!


Riflettendoci a posteriori avrei dovuto iniziare più in basso con la prima stecca, e lasciando un po’ meno spazio fra la stecca della spolina e la stecca superiore sarebbero entrate altre due stecche per formare un’altra fila. Ma ho già in mente come poterlo modificare in caso di bisogno 😉

In ogni caso sono molto orgogliosa del mio portarocchetti, che ho appeso allo scuro della finestra proprio dietro di me. Oltre che utile anche molto decorativo, vero?

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Meglio tardi che mai

Dunque…che dire? Ê passato quasi un anno dal mio ultimo post, e riconosco di aver trascurato non poco questo mio angolino.

Devo ammettere che il telefono la fa sempre di più da padrone, e fra Instagram e Facebook questa mia casetta è rimasta un po’ disabitata.
Chiedo venia. Intanto tolgo un po’ di polvere, apro le finestre e poi ci vediamo per un té, che ne dite?

In questo frattempo ho dedicato parecchie delle mie energie alla macchina da cucire, tant’è che per questo, Pennelli Ribelli (io) si è un po’ risentita con L’Atelier di Smemorina (sempre io) 😉. Per dispetto si è messa subito al lavoro in un nuovo progetto che poteva acquistare già pronto su Amazon ma che ha voluto fare da sé, perdendoci una settimana abbondante (e spendendo forse anche di più 😂 ma lei è fatta così), segando, forando incollando e dipingendo come se non ci fosse un domani. Vedrete di cosa si tratta appena finito.

Dopodiché, se la fatica non mi assale come tutte le volte che devo firmare, incorniciare, ridimensionare le foto, forse riuscirò a pubblicare tutto quello che ho fatto, compresi i lavori di Natale (magari per quelli arriveremo a Natale prossimo).

Spero davvero che stiate tutti bene. Baci baci

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Ante nuove, vita nuova

L’ultimo restyling in cui mi sono cimentata è stato il rinnovamento delle ante di un armadio, che erano già dipinte ma ormai consumate.

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Dopo una bella pulizia della parte da dipingere con acqua calda, bicarbonato e ammoniaca, e dopo aver risciacquato bene, ho iniziato il progetto. La cliente voleva un disegno semplice e mi aveva mandato una foto. Ho riprodotto il disegno nella misura esatta di ogni sezione delle ante

Dopo aver concordato i colori ho dato tre mani del colore di base. In seguito ho riportato il disegno con la carta grafite che poi ho dipinto a mano in color pesca.

Il risultato però era un po’ troppo chiaro e piatto allora ho fatto diversi lavaggi di colore più scuro per stemperare e movimentare un pochino e soprattutto per uniformare con il resto dell’armadio che ha voluto lasciare così com’era, con i segni del tempo.

E alla fine, come ciliegina sulla torta, il mio tocco personale, una nappina a forma di angioletto da attaccare alla chiave

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Pallina spiritosa

Questa pallina è nata da una battuta che mia nipote ha fatto quando mia sorella le ha mandato una foto. Nella foto c’era una pallina di Natale con l’anno 2020 impresso sopra… Appena l’ha vista le è uscito di getto :”Si, c’è anche da scriverlo sulle palline un’anno così… Girala, forse dietro c’è scritto: MerDy Christmas!”

Quando mia sorella me l’ha raccontato mi sono talmente rovesciata dal ridere che ho deciso di farla davvero, se non altro guardandola una risata ci scappa!

Guarda il video di YouTube e se ti piace mettimi un like!

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La coppia dell’anno (scorso)

No, no, non si tratta né di vip né di influencer, bensì di un lavoro di restyling che ho fatto prima di Natale scorso (eh già, fresche l’ova!) per la mia amica, ed ex “compagna di banco”, Ela.

La suddetta dolce creatura ha un pouf dove con leggiadrìa ama poggiare le natiche ma, ahimè, era ridotto in condizioni che non si confacevano a  cotanta grazia… potevo mica lasciare la mia amica in questo guaio? Nooooooo!
E allora di buona lena ho provveduto a ridargli un aspetto regale…

Ho tolto le millemila graffette che lo tempestavano in ogni dove, e via anche la fodera in similpelle anni ’70!

Ho ricreato una nuova fodera con una bellissima stoffa cremisi che mi aveva fornito lei stessa.
Ho rifoderato e ribombardato di graffette anche il coperchio e…voilà, il gioco è fatto!

Poi è stata la volta della sedia, che doveva accordarsi col pouf (sennò, che coppia sarebbe?)

La prima cosa da fare ovviamente era…disfare!

Mettere una nuova imbottitura e rifoderare…..ffffatto? …..Ffffatto!

Poi mi sono concentrata sulla struttura che era laccata fino all’inverosimile, per cui c’è voluta una bella scartavetrata prima che fosse pronta per ricevere la vernice

Ma quanto bianco c’è voluto!! Il nero della stuttura non ne voleva sapere di soccombere e allora io ho deciso di fare una variante in corso d’opera… d’altra parte, se quel nero aveva così tanta voglia di rifiorire, lo meritava! Ho deciso che avrei grattato il bianco in alcuni punti in modo che il nero sottostante diventasse parte integrante del progetto. Tre mani di finitura e una leggera passata di velatura artistica di To-Do “bagliori metallici rame” giusto per smorzare il bianco e accordarlo un pochino al colore ella seduta.

E alla fine…la coppia dell’anno è tornata dalla legittima proprietaria, così che potesse finalmente poggiare il deret….ehm, il delicato fondoschiena su qualcosa di soffice!

E dopo un anno ce l’ho fatta anche a sistemare queste foto e fare il post… non vi sembri poco! 🙂