Poesie, frasi celebri, racconti

Camminando

  
 
Si possono percorrere milioni di chilometri in una vita
senza mai scalfire la superficie dei luoghi
né imparare nulla dalle genti appena sfiorate.
 
Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare
chiunque abbia una storia da raccontare.
Camminando si apprende la vita,
camminando si conoscono le cose.
Camminando si sanano le ferite del giorno prima.
Cammina guardando una stella
ascoltando una voce
seguendo le orme di altri passi.
Cammina cercando la vita,
curando le ferite lasciate dai dolori.
Niente può cancellare il ricordo del cammino percorso. 
(Ruben Blades)
 
Quattro chiacchiere

L’inizio della storia

La cosa che più mi incuriosisce dei blog è il titolo, o, per meglio dire, come decidono i blogger il titolo da dare al loro blog. E quindi, se qualcuno ha la mia stessa curiosità, ecco come ho scelto io il titolo del mio blog. Partiamo dall’inizio della storia, che per fortuna vostra è piuttosto recente. A me piace dipingere. Ma prima ancora della pittura ho scoperto il découpage. Mi rilassa farlo, e mi stupisce ogni volta vedere gli oggetti inutili e dimenticati che normalmente abbiamo in angoli o cantine ritornare a vivere per mezzo di questa tecnica (a volte capitava che gli oggetti finiti fossero più brutti di come erano in origine, ma solo all’inizio, per fortuna…). Bene, girando per i mercatini vedevo oggetti meravigliosi, con fiori o frutta  dalle tonalità delicate, sfondi beige o rosati. E fra me e me pensavo che anch’io avrei voluto realizzare oggetti così, neutri ed eleganti, con quel vago sapore retrò che riportava la mente indietro nel tempo, all’epoca dei pizzi fatti a mano e delle brocche con l’acqua, delle teiere d’alluminio che scaldavano sulla cucina economica.  Ad ogni nuovo lavoro che iniziavo mi imponevo di farlo in quel modo e mi facevo mentalmente un progetto. Ma, nel corso della realizzazione, ecco che il beige mi sembrava spento, che i fiori mi sembravano troppo “vecchi” e, via via che il lavoro andava avanti,  i pennelli ed i colori si  animavano di vita propria, un po’ come le stoviglie della cucina di Mago Merlino, e creavano un oggetto completamente diverso da come lo avevo progettato; più vivace, più originale. E’ per questo che all’idea di aprire un blog ho deciso di chiamarlo così: Pennelli Ribelli!