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Di vendemmia e di schiacciate

Cucinare è una delle occupazioni che preferisco. Mi piace tanto sperimentare ricette nuove, basta che non ci siano ingredienti troppo difficili da reperire, o procedimenti troppo lunghi ed elaborati. Per questo motivo, quando trovo qualche ricetta che mi viene particolarmente bene me la tengo come riferimento. Ormai siamo già in periodo di vendemmia e l’uva da schiacciata si trova facilmente  sia in campagna presso i viticoltori sia nei negozi,  quindi quale momento migliore per condividere questa ricetta?
Non è la versione classica della schiacciata che si può acquistare nei forni cittadini, ma una versione un po’ più delicata reperita su “Il libro della vera cucina fiorentina” e con una piccola variante mia.

Ingredienti:

– 1 kg di chicchi d’uva nera (da vino)
– 350 gr di farina bianca 0 (ma anche 00)
– 20 gr. lievito di birra
– 8 cucchiai colmi di zucchero
– 8 cucchiai d’olio d’oliva
– Sale

In una zuppiera sciogliere il lievito in poca acqua tipida (3/4 di bicchiere) e sempre rigirando unite la farina, 4 cucchiai d’olio, 4 cucchiai di zucchero e un pizzico di sale.
Fate lievitare l’impasto ponendolo per un’oretta in forno appena intiepidito ma assolutamente spento.
Dopo questo tempo infarinate il tavolo e tirate la pasta con il matterello in una sfoglia molto sottile (come per la pasta fatta in casa) in misura doppia a quella della lunghezza della teglia (tipica è quella rettangolare o quadrata).
Ungete con poco olio la teglia e rivestitela con la pasta, lasciando la parte eccedente fuori dai bordi; distribuiteci sopra la metà dei chicchi d’uva lavati e asciugati, quindi cospargeteli con due cucchiai di zucchero e due cucchiai d’olio. Ripiegate sull’uva la pasta eccedente in modo da coprirla completamente o quasi, su di essa ponete l’uva restante, due cucchiai d’olio e spolveratela con altri due cucchiai di zucchero.
Mettete la schiacciata in forno caldo (175°) e cuocetela per circa un’ora.

p.s. Un modo di dire fiorentino, che si adatta alla perfezione, è questo: “Io la mangerei raccattata di terra!” 🙂  Assaggiatela e poi mi dite…

SchiacciataUva

10 pensieri riguardo “Di vendemmia e di schiacciate

  1. Mmmmmmhhhhh …. che buona !
    Al solo vederla raffigurata qui …. mi viene l’ acquolina in bocca ….
    Mi inviti a …. ehm …. papparcela seconoi ???
    Magari …. accompagnata da un sorso di vinsanto !
    Di quello buono … eh ??? 😀

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    1. Eh, tardi arrivaste romano! Ce la siamo già pappata tutta…siamo più svelti a mangiare che a pubblicare! 😉
      Di vinsanto buono, fatto in casa (non da me, ovviamente) ce n’è ancora, te lo offro volentieri. Ma a stomaco vuoto…ti sciaguatta nella corazza! 😉

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      1. Mi sciaguatta nella corazza ?!? 😯
        Naaaaaaaaaaa ….
        Se, accanto al vinsanto ….. mi ci aggiungi una bella fettona di castagnaccio, fatto con le tue manine operose impastando farina di castagna, zibibbo, pignoli, un goccetto di extravergine …. e, appena sfornato il tutto, copertura con strato di ricotta fresca, quella vera di latte di pecora ! :mrgreen:

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  2. Scusa mi si blocca la finestra delle notifiche, ho visto il tuo commento solo ieri sera. Dici che la mia schiacciata ti fa venire l’acquolina in bocca? Peccato che via web non si riesca a far percepire il profumo, allora sì che saresti stato assediato davvero! 😉 Un sorriso a te!

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