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Festa della Mamma

La mia amica Nives, commentando un mio recente post, mi ha inviato questa bellissima poesia scelta da sua figlia per lei.  Una poesia per tutte le mamme, che mi ha fatto provare forti emozioni.

POESIA PER LE MAMME

Questo è per le madri che stanno alzate tutta la notte tenendo in
braccio i loro bambini ammalati dicendo “è tutto a posto tesoro,
la  mamma è qui con te”. Per quelle che stanno per ore con i loro bambini
che piangono in braccio cercando di dare loro conforto.
Questo è per tutte le madri che vanno a lavorare con il rigurgito  nei capelli,
macchie di latte sulla camicia e pannolini nella loro  borsetta.
Per tutte le mamme che riempiono le macchine di bimbi, fanno torte  e biscotti
e cuciono a mano i costumi di carnevale.
E tutte le madri che NON FANNO queste cose.
Questo è per le madri che danno la luce a bambini che non vedranno mai.
E quelle madri che hanno dato una casa a quei bambini.
Per le  madri che hanno perso i loro bambini durante quei preziosi 9 mesi e
che non potranno mai vederli crescere sulla terra ma un giorno  potranno ritrovare in Cielo!
Questo è per le madri che hanno collezioni d’arte di valore  inestimabile appesi in cucina.
Per le madri che si sono gelate al freddo alle partite di calcio
invece di guardare dal caldo dalla macchina così quando il bimbo le  chiede “Mi hai visto, Mamma?”
potranno dire “Certo! Non me lo sarei  perso per niente al mondo !” pensandolo veramente.
Questo è per tutte le madri che danno una sculacciata  disperatamente ai loro bambini al supermercato quando urlano facendo i  capricci per il gelato prima di cena.
E per tutte le mamme che invece  contano fino a 10.
Questo è per tutte le mamme che si sono sedute con i loro figli  per spiegare come nascono i bambini.
E per tutte le madri che  avrebbero tanto voluto farlo, ma non riescono a trovare le parole.
Questo è per tutte le mamme che fanno la fame per dare da mangiare  ai loro figli.
Per tutte le madri che leggono la stessa favola due volte tutte le  sere e poi la rileggono “ancora una volta”.
Questo è per tutte le madri che hanno insegnato ai loro bambini ad  allacciarsi le scarpe
prima che iniziassero ad andare a scuola. E per tutte quelle che hanno invece optato per il velcro.
Questo è per tutte le madri che hanno insegnato ai loro figli  maschi a cucinare
e alle figlie come si fa a ad aggiustare un  rubinetto che perde.
Questo è per tutte le madri che girano la testa automaticamente
quando sentono una vocina chiamare “mamma!” in mezzo a una folla,
anche se sanno che i loro figli sono a casa – o anche via  all’università …
Questo è per tutte le mamme che mandano i loro figli a scuola con  il mal di pancia
assicurandoli che una volta a scuola staranno meglio,
per poi ricevere una chiamata dall’infermeria della scuola chiedendo di venirli a prendere. Subito.
Questa è per tutte le madri di quei ragazzi che prendono la strada  sbagliata
e non trovano il modo di comunicare con loro.
Questo è per tutte le matrigne che hanno cresciuto i figli di  altre madri
donando a loro tempo, attenzione e amore.. e che non  vengono apprezzate !
Per tutte le madri che si mordono le labbra fino a farle  sanguinare
quando le loro quattordicenni si tingono i capelli di  verde.
Per le madri delle vittime delle sparatorie nelle scuole, e per le  madri di chi ha sparato.
Per le mamme dei sopravissuti, e le madri che guardano con orrore  la TV
abbracciando i loro figli che sono ritornati a casa sani e  salvi.
Questo è per tutte le mamme che hanno insegnato ai loro figli di  essere pacifisti
ed ora pregano per i loro di tornare a casa dalla  guerra sani e salvi.
Cos’è a fare una brava Madre ? La pazienza? La compassione? La  determinazione?
La capacità di allattare, cucinare e ricucire un  bottone di una camicia nello stesso momento?
O è nel loro cuore ? E’  il magone che senti quando vedi tuo figlio o figlia scomparire giù per
la strada mentre va a scuola a piedi per la primissima volta?
Lo  scatto che ti porta dal sonno al risveglio, dal letto alla … alle 2  di notte
per appoggiare una mano sul tuo bambino che dorme ?
Il panico  che ti viene, anni dopo, sempre alle 2 di notte
quando non vedi l’ora  di sentire la chiave nella serratura e sapere che è tornato a casa  sano e salvo?
O sentire il bisogno di correre da dovunque tu sia per  abbracciare i tuoi figli
quando senti che c’è stato un incidente, un  incendio o un bimbo che è morto?
Le emozioni della maternità sono universali, le stesse sono per le  giovani madri che barcollano fra i cambi di pannolini e mancanza di  sonno… e le madri più mature che imparano a lasciarli andare.
Per le madri che lavorano e quelle che rimangono a casa.
Per le madri single e quelle sposate.  Madri con soldi, madri senza soldi.
Questo è per tutte voi.  Per tutte noi.
Tenete duro. Alla fine possiamo fare solo del nostro meglio.
Dire  a loro tutti i giorni che li amiamo. E pregare.

*immagine protetta da Copyright

17 pensieri riguardo “Festa della Mamma

  1. L’ amaro … @Rossana, è che i figli raramente sanno e capiscono fino in fondo, se non nel momento che – girata la ruota – diventeranno essi stessi genitori, questi umili e appassionati sentimenti, queste ansie che fanno vivere col cuore in gola le mamme ( ed anche i papà, talvolta … ), questi vuoti di vita in cui si insinua la paura dei rischi che corrono, queste “ore tanto piccole quanto crudeli” che una mamma, e non di rado da sola, si trova ad attraversare …. mentre li aspetta e rispetta le “loro” libertà .
    E’ un bene che avvenga questo ?
    E’ un male riservato solo ai genitori ?
    No, amica mia, è la vita …. la vita soltanto !
    Così, fuori dalla retorica e dallo sciocco sentimentalismo, dico senza esitazione : GRAZIE MAMME, GRAZIE DI ESISTERE O DI ESSERE ESISTITE, GRAZIE PER AVERCI MESSI AL MONDO BELLO O BRUTTO CHE SIA ….. senza di voi, che ne sarebbe stato del nostro vagare nel nulla in quel mare ora buono ora cattivo di acque inesistenti, e senza le vostre lacrime …. saremmo gli stessi ???
    Un abbraccio … riconoscente !!! 🙂
    @Bruno

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  2. Cara Rossana, anche la Poesia che hai postato…esprime il SENSO profondo di questo straordinario PRIVILEGIO DELLA DONNA!
    DONO ESCLUSIVO… che quanto più si manifesta…tanto più risplende!

    P.S. La Poesia non è di mia figlia. E’ stata solo scelta da Lei….per dare ALI AD UN MESSAGGIO AUGURALE INFINITO….A TUTTE LE MAMME!

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  3. @Penny …. ma il ritratto di “mamma con figlio” in alto a destra del post …. l’ hai fatto Tu ???
    E’ bellissimo … sembra una ‘sanguigna’ …. e lo sguardo della madre, parla più delle parole !
    Posso ripeterti BRAVA ?!?
    Mamma sì, ma brava ( e modesta …. ) pittrice pure, un giorno …. verrò a vedere i tuoi quadri ! 😀
    @Bruno

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    1. Magari, Bruno, Magari! No, come saprete mi diletto anche di computer grafica e creo delle immagini (alcune delle quali – quelle firmate-le ho postate anche qui) assemblando, aggiungendo effetti, filtri ecc.
      L’immagine originale, reperita in web, è questa: assemblata da me con gli altri ornamenti.
      p.s. grazie comunque dei bei complimenti. Ma anche tu mi sembra di aver capito che hai dipinto qualcosa, vero?

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  4. Sì, è così @Rossana …. ho dipinto ‘ad acquarello’ ed ‘a colori ad olio’ fin da bambino, e disegnato ( già a tre anni … ) anche con gessi colorati sugli asfalti dei marciapiedi e delle strade della mia adolescenza stradarola nel quartiere popolare di Roma in cui nacqui …. In genere, stavo ore disteso sulla polvere della strada, incurante del tempo e degli urlacci di mia madre, che affacciandosi dalla loggetta della nostra casa al 5° piano mi urlava, mi minacciava …. a che non mi sporcassi troppo e/o a che tornassi sù immediatamente poichè s’ era fatto tardi e già la cena era in tavola …. ma io non l’ ascoltavo per niente … e disegnavo come un precoce madonnaro ‘cavalli rampanti’ cavalcati da Pellirosse adornati di variopinti ‘war-bonnet’ o appiedati in agguato, o semplici visi indiani tatuati o scudi e tomawack …. essì, i Pellirosse furono – e sono tuttora – la mia inguaribile passione …. 🙂 . E questo, fino a che gli impegni di lavoro me l’ hanno permesso …. fino all’ interruzione di questa mia passione non avendo più tempo che per il lavoro e la famiglia, pur rimanendo io legato all’ arte ed ammirando pitture ovunque mi recassi …. Una volta, feci incazzare mia moglie, perchè la trascinai a Venezia, alla Pinacoteca dell’ Accademia, “solo per vedere una piccola tavoletta” …. ma era il S. Girolamo …. e l’ aveva dipinta il sublime @Piero della Francesca , ed era quella tavoletta l’ unica sua opera presente in Venezia, se si dimentica quanto gli debbono i grandissimi Pittori veneziani in termini di ispirazione …. e prospettiva . Poi, liberatomi dagli impegni, un paio d’ anni fa mi riprese la passione per il Greco antico ( che è parte indissolubile di me … ), per il Latino, la Matematica e la Fisica, discipline straordinarie che insegno a ragazzi straordinari ,,,, Resta in sospeso la pittura, ma sono certo che, una mattina qualunque, improvvisamente mi risveglierò con i pennelli in mano …. e potrò veramente concludere il mio Viaggio circolare, tornando esattamente al punto da cui iniziai la mia struggente avventura …. grato a chi me la permise !
    Ma scusami il mio divagar su di me, e torniamo a te @Rossana : conosco ormai il tuo stile e la tua tecnica ( notevole, lasciamelo dire …. ), conosco i tuoi sentimenti ed i tuoi valori etici, e sono arciconvinto che, ove Tu volessi ( o meglio, ove la tua modestia non te lo impedisse ) dipingere una maternità, il risultato che otterresti non sarebbe diverso dall’ icona che ci hai linkato !!!! 😀
    E non provare a convincermi del contrario …. eh ??? Guarda che sono un osso duro ! :mrgreen:

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    1. E così adesso veniamo a sapere che sei stato un piccolo mariuolo, eh? E pensare che io ti immaginavo un ragazzetto magrolino, con gli occhiali e curvo sui libri 🙂 Povera mamma…e povera moglie, trascinata da te in una maratona museale solo per vedere “piccole tavolette” (un po’ come mia mamma che quando mi vede fare lavori di grafica al computer mi fa: “che fai? Le figurine?). Le passioni che coltiviamo non sempre sono apprezzate o capite, l’importante è che noi pure assecondiamo le passioni altrui come loro “sopportano” le nostre, no?!?!? Io per esempio ho seguito mio marito (allora fidanzato) sui campi di calcio per la sua partitella settimanale per decenni, con qualsiasi condizione climatica. E le domeniche estive, spesso, ore seduta su uno scoglio ad aspettare che riemergesse dalla sua battuta di pesca subacquea (io che soffro pure di eritemi solari – o trovami un posto per piantare un ombrellone sugli scogli di Castiglioncello! 😉 ) Quindi sono sicura che anche tu avrai seguito e assecondato le passioni di tua moglie.
      Sono sicura che presto o tardi i pennelli salteranno da soli fuori dalla scatola dove li hai riposti, e una volta ri-iniziato…povera moglie!
      In onore della tua passione per gli indiani vi mostro un quadro che ho fatto tempo fa e che non ho mai pubblicato, perché se per certi versi ne sono pienamente soddisfatta (la lavorazione della parte materica e lo sfondo sfumato a spatola), dall’altro lato mi fa arrabbiare con me stessa (tanto per cambiare) perché il soggetto è completamente rovinato da un mio errore nel riportare il disegno che ne ha assolutamente rovinato le proporzioni del volto e del collo).
      Beh, mi faccio coraggio… eccolo qua:
      ©RossanaMorandini

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      1. E invece a me, questo ritratto di donna pellerossa appare stupendo !
        Collo troppo lungo ???
        Embè ??? E’ …. una rimembranza modiglianica …. ‘da toscano a toscana’ !!! 🙂
        Ed in tuo onore, @Penny …. le dò un nome : DONNA DEL BISONTE NERO, la bellissima e aristocratica principessa lakota-oglala, nipote di @Nuvola Rossa ….. accoratamente amata per tutta la sua breve e tragica vita dall’ indimenticabile @CAVALLO PAZZO … il mai vinto in battaglia @Tashunka Uitko ( in lingua lakota = cavallo che oscilla fra la realtà spirituale, la vera realtà tangibile per i lakota, e la realtà materiale, per i lakota l’ ombra di quella vera ) ! 😀
        @Bruno

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Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra ch'io ho detto la mia...

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