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La battaglia col drago

Oggi mi va di infondere un po’ di coraggio e di autostima ai nostri ragazzi, adolescenti alle prese con dubbi e paure, senso di inadeguatezza, sbalzi di umore dovuti sì agli ormoni ma anche all’alternarsi di  successi e delusioni della vita. Soprattutto a quelli che subiscono angherie e soprusi a scuola o nel gruppo di amici che frequentano.
Leggete questa piccola filastrocca, vedrete che troverete il coraggio di affrontare i vari  “draghi” che vi si pareranno davanti.
In bocca al…drago, ragazzi!

FILASTROCCA DELLA BATTAGLIA COL DRAGO

Tu  non guardarlo, fai finta di niente
quello è qualcosa di più di un serpente
lui ti ha già visto, ora ti aspetta
fagli vedere che non hai fretta

Guardati intorno nel tuo paesaggio
il sole cala in un rosso tramonto
cerca il colore del tuo coraggio
finché nel cuore ti sentirai pronto

Quando saprai che se ora cominci
non è per niente sicuro che vinci
ma il sole brilla sui prati verdi
non è nemmeno sicuro che perdi

Quando saprai che dovunque tu vada
troverai draghi sulla tua strada
e che quel drago si deve spostare
perché per crescere devi passare.

Bruno Tognolini

7 pensieri riguardo “La battaglia col drago

  1. Non è oscuro, all’ autore di questa filastrocca, l’ idealismo tedesco ottocentesco, che anche a me piace non poco …. ed in particolare @Fichte, massimamente quando afferma che ciò che nobilita una persona, più che il raggiungere una meta prefissata, è il “prefissarla sempre”, puntare cioè – senza l’ ansia o l’ ambizione di arrivarci e farli propri – a nuovi traguardi .
    Il “drago reale”, è l’ ignoranza che si trasforma in crudeltà e violenza, è l’ ostacolo materiale o interiore che non di rado ci impedisce di essere noi stessi, di mettere in gioco tutte le nostre potenzialità intellettive ed affettive ( la nostra “originale creatività” ), ma il drago è anche l’ infinito che ci sovrasta e la percezione che, fra quegli astri senza tempo splendenti del firmamento, fra quelle sorgenti luminose che ammiriamo in una serata di stelle, ben poca cosa è la nostra precaria esistenza, lama di luce repentina che ci attraversa …. ed è subito sera !
    A ben vedere, la nostra società consumistica, attraverso i suoi draghi ed i suoi mass-madia cialtroni, introduce in ogni momento, e con facilità poi ove si tratti di farlo con dei bambini, il “drago dell’ omologazione”, che uccide questa straordinaria facoltà che ogni individuo possiede naturalmente, e anzichè aiutare ad “essere se stessi”, tende “per ignobili fini” ( e cioè “per aumentare smisuratamente il guadagno di pochi” ) ad omologare tutti, a trasformarli in meri consumatori di cose inutili, di apparenze effimere che non hanno alcuna valenza utile alla crescita della qualità della vita, bensì appagano la propria cialtroneria e l’ imbarbarimento della gente .
    Se fossi un dirigente scolastico con pieni poteri, farei vedere ad ogni classe di alunni, e ripetutamente, il film “L’ attimo fuggente” . Là, come raccontava il Prof. Kitting, “due erano le strade che attraversavano il bosco : una facile, conosciuta e praticata dai più, l’ altra scoscesa e misteriosa, ignota a tutti . Scelsi la seconda, per essere me stesso” !
    Il coraggio, è dote fondamentale …. ma insufficiente, per come la vedo io da “errante”, a uccidere o a by-passare il drago, senza la fantasia : Ulisse di coraggio ne aveva da vendere, e di forza ed impeto guerriero anche, ma senza la sua fantasia non avrebbe mai avuto ragione della accorata resistenza di Troia !!!
    Un abbraccio @Rossana …. un bel post il tuo ! 🙂
    @Bruno

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    1. Purtroppo di “draghi” ne dobbiamo affrontare ogni giorno. Dobbiamo spesso fare i conti con persone che ci mettono in difficoltà, o con le nostre paure e le nostre debolezze.
      Spesso trovare il coraggio per riuscire non farsi schiacciare da tutto questo non è facile, soprattutto per i ragazzi, in un mondo che, come hai detto tu, li vuole tutti uguali,
      e dove c’è poco spazio per il “meno bello” il “meno ricco” o il “meno intelligente”.

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  2. OT
    scusami te lo scrivo anche di qui. sono stata nel tuo sito, dove ho trovato i tuoi lavori. sono spettacolari!!!
    assolutamente spettacolari.
    volevo “rubarti” l idea della damigiana, ma non credo sarà bella poi come la tua.
    ma ci provo!!!

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    1. Ti ringrazio Sonia. Sono contenta che l’idea della damigiana ti piaccia. Non c’è bisogno che tu mi chieda il permesso per rifarla, e sono sicura che anche la tua sarà bellissima. Se hai bisogno di consigli o chiarimenti sul procedimento, chiedi pure!

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  3. Ed allora chi insegna, o chi sia comunque responsabile di giovani e giovanissimi …. deve assolutamente aiutarli – se è persona degna di questo nome – a far scaturire da sè stessi la propria fantasia originale obnubilata dalle stupidaggini messe in vetrina da una società consumistica, quando addirittura non uccisa dai cialtroni che mirano solo al dominio ed all’ arricchimento smisurato ….
    Lo sò, @Rossana, non è facile modellarsi a Socrate ( e neanche a Socrate fu facile, in una società ateniese assai simile – per corruzione e violenza – a questa nostra in cui ci ritroviamo a vivere, essere se stesso, ma ci riuscì ) e porsi di fronte ai giovani, amandoli e rispettandoli, per aiutarli ad estrarre i “loro” valori originali, le “loro capacità” e non quelle suggerite dai mass-media, non è per niente facile essere se stessi, ma neanche vivere lo è !!!
    Proviamoci sempre, con coraggio o paura …. ma proviamoci !
    @Bruno

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Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra ch'io ho detto la mia...

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