Figli · Quattro chiacchiere · Ridiamoci su · Schegge di vita · Senza categoria

Bastardi dentro #2

Gabriele aveva visto una lattina ad un suo amico, e stasera, essendo con me a fare la spesa, voleva acquistarla anche lui, per la curiosità del gusto della bibita ma soprattutto per la lattina che è molto carina.

Gabriele: “Mamma!  Guarda, ce l’hanno! La compriamo?”

Io: “Veramente io l’avevo già vista, ma non la prendiamo, c’è una sostanza che non va bene per i bambini, c’è scritto non adatta a bambini, donne incinte e in allattamento

Gabriele: “Ah, già, neanche tu la puoi bere allora”

Io: “E perché?”

Gabriele: “Perché sei incinta DA TRE ANNI!”

Morale: Ma tu guarda per un filino di pancia cosa mi tocca sentire 😉

Country e Decorative Painting · Senza categoria

Ogni promessa è debito

Questa settimana sono stata un po’ primula rossa. Mi avrete data per dispersa e vi chiedo scusa. Il fatto è che sono stata piuttosto impegnata. Come suonava la canzone di Rabagliati: “E’ primaveraaaa, svegliatevi bambineee…” si sono svegliate davvero e hanno ricominciato per fortuna a fioccare ordinazioni; altre fatine in feltro ma  in versione estiva, altri lavoretti in feltro, altri lavoretti in legno. E se i lavoretti in feltro ve li farò vedere domani, e quelli in legno una volta portati a termine (come sono leeeentaaa!),  adesso voglio mantenere la promessa che ho fatto alla mia cara Nives. Ecco, questo è il nuovo progetto del corso country, per le lezioni che si terranno dopo Pasqua. Si tratta di un accessorio per la cucina, dotato di una piccola lavagnetta per scrivere vari appunti col gessetto…
Sono proprio orgogliosa di questo nuovo oggetto perché partendo da una sagoma pretagliata ho creato da sola il progetto, realizzando prima il disegno e poi l’oggetto, a cui ho poi creato la piccola lavagna con un prodotto apposito.
Alla fine è uscito questo:

Che ne dite?
Adesso mi piacerebbe realizzare il pattern, cioè una scheda con il disegno e la tabella colori, e come fanno altre, poterlo vendere a chi volesse realizzare questo progettino.
E fare così un altro passetto in avanti…

Country e Decorative Painting

Via dei Tulipani

Per la serie “fuori uno, sotto un’altro”, ecco il nuovo progetto a cui stiamo lavorando al corso. Sempre ricavato da una rivista specializzata (per ora, ma sto lavorando per creare dei pattern miei…incrociate le dita!) ecco un simpatico appendi-chiavi. Il bordo è realizzato con tecnica shabby-chic.
Abbiamo già finito di dare le basi, il prossimo sabato procederemo con le sfumature ed i particolari.

 

Saluti e auguri

8 Marzo

Non ti scordar di me.

Con questo fiore, e non con la mimosa, io vorrei fare gli auguri alle donne. Alle donne che ne hanno bisogno. Quelle vittime di stalking, di abusi, di mobbing. Quelle che devono scendere a compromessi, prendere per necessità  decisioni che vanno contro i loro ideali. E che poi vengono biasimate per questo. Quelle per cui l’unica possibilità di scelta è la scelta del male minore. Quelle che non sanno più trovare una scusa decente per giustificare i lividi sul loro corpo. Quelle che vengono illuse, e poi deluse. Quelle che non sanno come sarà il loro domani, e quelle che lo sanno e ne hanno paura.
A loro faccio i miei auguri, che nessuno si scordi di loro.

Fra me e me · Saluti e auguri · Schegge di vita · Senza categoria

Auguri… e riflessioni

-4 al giro di boa. Eh, si. Oggi questa ragazzina qui (si fa per dire…) compie 46 anni.

Dando per scontato che il giro di boa sia a metà del percorso,  presumo (o spero) che camperò  fino a cent’anni. Ma se i cinquanta che  mancano non saranno come me li aspetto? Se non avrò più la salute, la pazienza, la voglia o le forze per fare tutto quello che ancora vorrei?
Per esempio,  ho sempre amato viaggiare. Non nel lusso, anzi quello mi imbarazza (io che viaggio in jeans e scarpe da ginnastica ormai da 46 anni, non saprei neanche come vestirmi o come comportari in un ambiente che fosse troppo elegante, mi sentirei fuori posto), ma proprio per la voglia di vedere posti nuovi. Probabilmente è un’eredità genetica che mi ha trasmesso il babbo, che col camper (costruito da lui stesso, arredando un vecchio furgone) ci ha portato in giro per l’Italia e un po’ d’Europa fin da quando ero bambina. Purtroppo lui è morto molto giovane, aveva appena 57 anni, e la sua terza età, l’età d’argento, non ha potuto godersela. Proprio sul più bello, quando mia sorella ed io oramai eravamo grandi e sistemate, quando avrebbe potuto prendere mia mamma e “vivere” con lei una seconda vita, non ha potuto.

Siamo molto simili Maurizio ed io, ci troviamo d’accordo su ogni aspetto della vita, abbiamo gli stessi valori, gli stessi ritmi. Siamo insomma le due metà della mela (a pensarci bene io sembro più…i 3/4 😉 ). Ma su questo argomento proprio non riusciamo e trovare un punto di contatto.
Questa è forse l’unica cosa per la quale ogni tanto io e lui discutiamo, poi ognuno riprende le proprie idee e le rimette a posto,tanto non se ne viene a capo…

Lui è molto “formichina”, nel senso che ha bisogno di una sicurezza oggi, per poter pianificare il domani. Ci siamo sempre fatti il mazzo, fin da giovani, cercando di mettere da parte quello che potevamo, per avere delle buone basi per il futuro. E i fatti stanno dando ragione a lui, visto anche il momento di crisi che tutti stiamo vivendo in questo periodo. I nostri sforzi, le nostre rinunce e fatiche, sono serviti per darci una certa tranquillità, e pur non avendo da scialare, non ci manca niente del necessario. Ma se adesso che i ragazzi sono abbastanza grandi e che potremmo cominciare ad allentare la pressione qualcosa andasse storto? A che sarebbe servito?
Anche mio padre era un gran lavoratore, faceva il metalmeccanico e stava in piedi alla fresa anche 10-11 ore al giorno. Tutto quello che gli premeva era la famiglia. A 57 anni, un tumore se lo è portato via in sei mesi.
E qui io mi dico, più in generale: a che cosa serve darsi tanto da fare per programmare una vecchiaia serena, se non si sa cosa ci riserva il futuro? Lavorare come muli per una vita, e non arrivare al momento di riscuotere il frutto di tanto sacrificio? E’ un po’ come masticare e non inghiottire, no?!?!?

Io penso: al momento in cui finalmente potremo goderci il frutto dei nostri sacrifici, avremo la forza e la salute per farlo?
Maurizio pensa: al momento in cui avremo la forza e la salute per goderci la vita, avremo i soldi per farlo, se non abbiamo fatto prima dei sacrifici?

Beh, dopo questo allegrissimo post di compleanno, vi lascio con questo dubbio amletico: meglio un uovo oggi o una gallina domani?
Io intanto vado a “festeggiare” (al colloquio con la prof. di francese di Gabry…)