Quando noi genitori cerchiamo di far capire ai nostri figli che quello che studiano a scuola è fondamentale per la loro vita, loro difficilmente ci credono. Non capiscono a che cosa possa servire loro sapere che Maria ha dato 10 caramelle a Giulia e gliene sono rimaste solo due (tuttalpiù le danno della stupida per aver dato via la maggior parte delle sue caramelle 😉 ) o quanta recinzione servirà per circondare una vasca per i pesci di diametro 5 metri (chissenefrega, io abito in condominio!). Ma in realtà, anche se loro adesso non lo capiscono, ogni cosa che imparano a scuola potrebbe, e potrà, servire alla loro vita futura. E ne ha avuto riprova mio nipote, quando un paio di anni fa, di ritorno da una gita in Inghilterra, scoprì di aver acquistato una maglietta con una scritta piuttosto…equivoca!!!
Sul momento abbiamo pensato che fosse una maglietta stile vu’ cumprà, dove i nomi dei marchi cambiano di poco per somigliare agli originali (ad es. Abibas, Bike ecc.) ma ad un controllo su Internet abbiamo capito che è una maglietta ironica per prendere in giro il noto marchio (come anche dimostra la scritta sotto il logo). Ma il nocciolo della questione è che quando lui l’ha comprata, nonostante avesse studiato inglese sia alle elementari che alle medie, non aveva la più pallida idea di cosa ci fosse scritto…
p.s. Non sto qui a precisare che nonostante l’ironia, nessuno ha avuto coraggio di indossarla… 😉
Lo immagino…quello che viene insegnato è un inglese diciamo “commerciale” nel senso dei termini comuni e più usati….poi ci sono i vari idiomi e modi di dire che non sono contemplati dall’insegnamento scolastico delle lingue, e così si incorre in questi “disguidi”….. per questo si dice sempre che se si vuole davvero imparare una lingua bisogna farlo sul luogo.
Ti auguro una buona giornata un abbraccio!
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Già, se poi ci mettiamo che di quello che insegnano ne ascoltano la metà…il gioco è fatto! 😀
Buona giornata anche a te!
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Cara Rossana , passo per augurarti una lieta sera, ma soprattutto una
Pasqua di pace e gioia a Te e Fam.
Gina
Ps
Dalla culla alla morte, non si finisce mai di imparare
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Com’è vero Gina! E anche se a volte crediamo di saper fare bene qualcosa, c’è sempre qualcuno che ne sa un po’ di più. La cosa più saggia in quei casi, anziché restarci male, è di attingere quanto più possibile da quelle persone, in modo da imparare sempre di più.
Felice Pasqua anche a te e coloro che ami.
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AUGURONI …. carissima @Rossy …. a te, al tuo compagno ( in gamba ) ed ai tuoi figli, non meno ‘ribelli’ dei tuoi pennelli …. ed altrettanto “belli” !!!
Ti lascio una canzone antica …. una canzone allegra dell’ indimenticabile @Carosone, qui rieseguita e videizzata, come un volersi riappacificare con le astruserie del mondo, come sfogliare un vecchio ‘album di fotografie’ che da tempo non si guardi più …
@Bruno …
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Buona Pasqua anche a te @Bruno, e alla tua famiglia!
Simpaticissima quest’allegra canzoncina di Carosone (come pure il video),che tra l’altro non avevo mai sentito (che dici, forse non sono “antica” abbastanza??!?!? 😉 Seeeeeh!! :-D).
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Tanteratantantica….’sta canzone ?!? 😯
Nò … non penso !
I @Cartaginesi, per esempio, mica la conoscevano !
@Bruno ….
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Irona a parte, a volte anche se conosciamo non sappiamo ‘applicare’ ciò che conosciamo…
Bel post, mette in luce veramente le nostre carenze… e l’importanza di sapere più del dovuto per non cadere in certi inganni… 🙂
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Cia Vera, benvenuta! Sapere più del dovuto…eh, faglielo capire a ‘sti ragazzi! A malapena sanno…la metà del dovuto!! 🙂
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