Una signora ultranovantenne voleva un cuscinone “con un cuore di fiori” del colore della sua coperta.
La grande quantità di fiori tridimensionali da tagliare (per fortuna con l’aiuto della mia nuova Big Shot) e da cucire a mano sul cuscino (in questo caso la colla a caldo non era indicata, ovviamente si sarebbe staccato tutto al primo lavaggio) hanno fatto slittare un po’ la consegna, ma il risultato mi ha ripagato ampiamente.
Stavolta, nonostate sia sempre ipercritica verso me stessa, devo dire che sono molto, molto soddisfatta.
Tag: cuore
W.I.P.:Fuoriporta shabby-chic, finito!
Ossignore, non so se sono più lenta a realizzare i progetti o a preparare i post…ma bando alle ciance, il fuoriporta è finalmente finito.
Il fatto dei nomi mi ha messo un po’ in crisi, perché il progetto mentale che mi ero fatta all’inizio con quella modifica non rendeva nella realtà come nella mia testa, e non mi soddisfaceva in nessun modo. Una cosa era certa, avevo comprato le lettere in legno per formare la scritta HOME e le avevo dipinte shabby sui toni dell’azzurro e panna, come da richiesta. Quello almeno era un punto fermo, erano venute benissimo ed era fuor di dubbio che le avrei messe. Da ogni letterina volevo far calare uno spago e in qualche modo appendere qualcosa che riportasse i nomi…ma cosa? Ho pensato a dei cuoricini in polistirolo dipinti e ognuno con il nome di un componente della famiglia dipinto sopra a pennello, ma alla resa dei conti facevano orrore. Un’altra opzione era creare dei cuoricini con il gesso e attaccarli all’interno del cuore grande con i nomi scritti intorno all’arco con letterine di legno piccoline… niente, orrendi anche così, e stuccchevoli perdipiù. Allora ho realizzato un cuore in Fimo, per fare una prova di come poteva venire. Il cuore mi piaceva, il colore era caldo e i particolari in rilievo evidenziati dal colore chiaro rendevano il cuore proprio adatto allo stile che volevo. Ma farne quattro rendeva l’insieme troppo pesante visivamente. Visto che ero bloccata ho chiesto “l’aiuto da casa” , ho chiamato in soccorso mia sorella, l’unica consulente obiettiva e affidabile della famiglia (secondo Maurizio quello che faccio è: “bello, come al solito”, per i ragazzi: “fa cagare”…vi fidereste voi?). Con un occhio esterno dopo un paio di tentativi l’idea è venuta da sé. A lei, per la verità 🙂
Ed ecco il risultato: dalla scritta Home, come dei panni stesi al sole ad asciugare (cosa fa più famiglia di questo?!?! 😉 ) le letterine formano il nome del babbo e della mamma, e al centro -come su due piccole altalene- dagli stessi fili “nascono” i nomi dei bimbi, tutti legati insieme proprio come una vera bella famiglia deve essere.
W.I.P.: Fuoriporta shabby-chic – 2° step
Finalmente sono riuscita a risolvere la situazione foto. Ecco allora il secondo step del fuoriporta shaby-chic.
Ho pensato di inserire, quando possibile, i prodotti usati, cosicché se qualcuno avesse idea di fare lavori simili può rendersi conto del risultato che si può ottenere con determinati materiali. Magari più avanti potrei creare una pagina con le mie osservazioni-recensioni dei prodotti che negli anni ho avuto modo di provare.
Dopo la stesura di due mani di fondo gesso e la successiva carteggiatura ho dato due mani del primo colore, il più scuro(Linea Fleur della To-Do, colore “James Taupe”)
Poi ho passato la candela per realizzare l’effetto shabby-chic (nelle foto il prima e dopo)
Successivamente ho steso due mani del secondo colore, il più chiaro (Linea Fleur della To-Do colore “Taupe Sophistication”)
Per far riaffiorare il colore sottostante ho passato delicatamente, su tutta la superficie ma seguendo la direzione delle assi e quindi della venatura del legno, la carta vetrata n° 220 insistendo sui bordi e sulle giunture delle assi con la n° 180.
Ecco l’effetto finale:
Adesso passerò a pennello due mani di finitura satinata To-Do sempre della linea “Fleur” e il cuore sarà finito. Dopodiché mi dedicherò alle decorazioni. Yuppieh!!! 😀
Al prossimo step!
Il valore di un sorriso
Donare un sorriso rende felice il cuore.
Arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante ma il suo ricordo rimane a lungo.
Nessuno è così ricco da poterne fare a meno,
né così povero da non poterlo donare.
Il sorriso crea gioia in famiglia, dà sostegno nel lavoro
ed è segno tangibile di amicizia.
Un sorriso dona sollievo a chi è stanco
rinnova il coraggio nelle prove e nella tristezza è medicina.
E se poi incontri chi non te lo offre sii generoso e porgigli il tuo:
nessuno ha tanto bisogno di un sorriso come colui che non sà darlo.
P. Faber