Schegge di vita · Scuola

Soddisfazioni

hc_promosso

Ebbene si, è stata dura ma ce l’abbiamo fatta, siamo stati promossi in terza media.
E dico siamo perché anch’io come lui, ho sudato, faticato e sparso lacrime sui libri.
Dopo una partenza lenta, e dopo una pagella del primo quadrimestre a dir poco desolante, abbiamo messo il turbo.  Con l’aiuto e l’appoggio delle professoresse, che in questo caso si sono rivelate preziose, competenti e comprensive, (sulla base di un sospetto di SDA)abbiamo pensato e messo in pratica un metodo di studio più adatto a lui,  che si è rivelato abbastanza positivo e che ci ha permesso di recuperare ben 5 insufficienze.
Nel frattempo io ho imparato di nuovo il sistema respiratorio e circolatorio, la rivoluzione francese e le campagne napoleoniche, le nazioni di tutta Europa, tutti i complementi dell’analisi logica e soprattutto le proporzioni, il che mi ha permesso oltretutto di far capire a mio figlio che le cose studiate a scuola hanno anche un riscontro nella vita pratica. Il problema era questo: mentre eravamo fuori con i nostri rispettivi cani, una mia amica mi dice che la medicina che ha dovuto comprare per Gaia (la sua boxer), è in realtà una medicina pensata per i cavalli, e quindi la dose è 90 ml per un cavallo di 500 kg.
Quanto ne deve dare a Gaia, considerando che pesa 30 kg?

Non ho messo tempo in mezzo e  ho snocciolato tutta la mia competenza recentemente acquisita:
Facile!   500:90 = 30:X
Risultato, Gaia dovrà prendere 5,4 ml di medicina. Però magari fàttelo confermare dal veterinario, non si sa mai…

Ditemi voi, non ho fatto una gran bella  figura?

14 pensieri riguardo “Soddisfazioni

  1. Hai fatto di sicuro una gran bella figura! Anch’io ho ripassato di tutto e di più, soprattutto in questo ultimo anno e CI hanno felicemente promosse, anche NOI abbiamo recuperato 5 materie insufficienti (su 7) e non é stato per niente facile. Devo ringraziare moltissimo AF docente di mia figlia che ha creduto in lei e l’ha spronata a non lasciar perdere, a tirare fuori le sue capacità in cui lui credeva.
    Ma é stato molto duro passare due tre ore ad aiutarla ogni sera, dopo una giornata intera in albergo, con tutto ancora da fare in casa. E’ stato di sicuro molto duro anche per lei visto che qui sono a scuola fino alle 16.30-17.00, aver fatto 7-8 ore di lezione e poi dover ripassare tutto, rimediare alle lacune e fare i compiti previsti.
    Qui la scuola termina venerdì 17, a merenda mi bevo una bottiglia di champagne, fer festeggiare la fine di questo anno scolastico e per dimenticare che fra due mesi e 11 giorni si ricomincia di nuovo.

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  2. Cara @Rossana, hai applicato con esattezza la regola della proporzionalità diretta, ed hai non soltanto fatto una bella figura con la tua amica ‘dogsitter’, ma hai confermato che alla matematica, quando si stia al nocciolo delle questioni e la si inserisca nella vita pratica di ogni giorno, siamo tutti portati se solo smettessimo di vederla come una materia astrusa e destinata a pochi “sapienti” .
    Sono anni che insegno ‘privatamente’ questa disciplina per pura passione ( io, ho svolto e svolgo tutt’ altra professione ) , ed ogni volta mi trovo a spiegare prima, e a dimostrare poi, che “tutti, grandi e piccoli, uomini e donne, siamo naturalmente predisposti all’ apprendimento della matematica”, come del resto rivela il suo stesso nome, che ha la radice identica ( math ) a quella del verbo greco “manthàno” = io apprendo, conosco, imparo, sono a conoscenza, riconosco, etc . .
    Ma non è neanche questo che ci tenevo a dirti, quanto invece desideravo confermarti che leggere questa tua testimonianza e leggere quella di @Ludo …. apprendere con quanta forza e con quanto amore, voi due strappate alla vostra tribolata giornata di fatiche domestiche e non, momenti di tempo per dare sostegno ai vostri Figli, per star loro vicine “come compagne di banco”, ricominciando a studiare con loro e per loro, e con la passione della vostra recente giovinezza, materie e discipline dimenticate, ma arcanamente ritrovate come per incanto …. beh … a voi rende onore alla vostra femminilità ed alla vostra grazia di mamme, a me dona attimi di rasserenante vaghezza, ed una visione meno pessimistica dell’ esistenza, e come un balsamo alla mia tristezza !
    BRAVA, @Rossana … e BRAVA @Ludo !!!! 🙂

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  3. @Dottor Jim: Eheheh! Si, è una medicina omeopatica veterinaria, può essere somministrata anche ai cani, ma ovviamente le dosi cambiano 🙂
    @Ludo: Siamo sulla stessa barca, ma tua figlia è alle medie? Come mai stanno a scuola fino a quell’ora il pomeriggio? Dài che fra due giorni è finita anche per voi! Io non ci posso neanche pensare che fra un po’ si ricomincia…mio figlio più grande finisce domani il suo percorso scolastico (anche il suo parecchio travagliato, oltretutto lui ha anche avuto la sfortuna di avere dei prof. incapaci). Sto sognando il giorno che anche il più piccolo avrà finito il suo percorso (ma perché lo chiamano percorso e basta, dovrebbero chiamarlo percorso a ostacoli!) Penso che quel giorno andrò in pellegrinaggio a Medjugorje.
    @Cavaliereerrante: Penso che gran parte della loro avversità nei confronti della scuola sia proprio per il fatto che non ne vedono l’applicazione alla vita quotidiana e si domandano il perché di dover studiare cose “vecchie di mille anni” (riferito alla storia) o perché dovrebbe interessare loro se Gino dà a Luigi 10 figurine e a lui ne restano solo due ( se gli dispiace se le doveva tenere, no?). La scuola dovrebbe trovare un modo per motivare i ragazzi e “l’obbligo scolastico” potrebbe diventare il “piacere scolastico” (pura utopia?) Un passetto lo ha fatto la prof. di scienze, che dopo la lezione relativa alla respirazione e alla circolazione li ha portati in giardino e li ha fatti correre e saltare per poi osservare le reazioni del corpo al movimento (respirazione, sudorazione, calore corporeo).
    Per il fatto di seguirli, sarebbe bellissimo volerlo fare senza “doverlo fare per forza”; purtroppo dalla scuola si ricevono spesso messaggi contrastanti. Dicono di lasciare i figli studiare da soli, per responsabilizzarli e insegnare loro ad organizzare le proprie attività, salvo poi, se qualcuno (come mio figlio) non riesce, ammonire i genitori adducendo che il bambino non è seguito. Ti dico, ogni mamma è come il capitano di una nave, non scende neanche quando la nave affonda, ma se qualcuno (come nel mio caso quest’anno) ti guida in secca, di certo siamo moooolto più felici!

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  4. Sei promossa a pieni voti…prima di dare medicine a Perla ti interpellerò.
    Un bel fine settimana a te e complimenti al promosso….intanto tu ti fai gratis ripetizioni..furbacchiona 😀

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  5. Cara @Rossana, quanto dici dimostra che se la scuola pubblica, ad onta della miserabilità in cui l’ hanno fatta precipitare i cialtroni che hanno provato ( e provano ) a distruggerla, esprime qualche buon insegnante che faccia del suo lavoro, non una professione, ma una missione appassionata e rispettosa dei giovani, mamme in gamba come te e come @Ludo, riescono poi, seppure con sacrifici non lievi, a realizzare cose meravigliose coi propri figli, ed a crescere anche loro .
    Se utilizzando il mio account di ‘posta elettronica’ mi vorrai far avere il tuo indirizzo di PE, ti invierò un documento che ti confermerà che azione nobile sia insegnare ai giovani e/o giovanissimi con spirito di rispetto ed affetto, e quanto poco possa far dimenticare poi, il tempo che verrà, le autentiche “lezioni di vita” ricevute un giorno lontano da quegli indimenticabili Maestri .

    Ps. Mi piacerebbe che ogni tuo commentatore/commentatrice che acceda in questo spazio, ti voti nella “Net Parade” …. Io, lo faccio ogni volta che ti leggo, giacchè trovo giusto che, fra i tantissimi blog che nulla dicono e nulla facciano se non aderire alla narcisistica esibizione degli stessi autori, spazi virtuosi come il tuo, o come quello di @Ludo ( e qualche altro … che per fortuna nostra c’ è ancora ), dovrebbero avere la giusta collocazione e visibilità che meritano .

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  6. Complimenti a tuo figlio e a te per la promozione. E’ stata un pò dura ma ce l’avete fatta 🙂
    Inutile dire che da insegnante posso solo plaudire alla buona collaborazione che si è sviluppata tra il tuo ragazzo, te e i professori; è vero, la scuola a volte sembra contraddittoria quando dice alle famiglie di lasciare che i figli facciano da soli per poi fare SOS nel caso che lo studente non riesca in modo autonomo. In realtà non è contraddizione ma ci sono molti casi di studenti che da soli non producono e, anche inconsapevolmente, studiano senza interiorizzare o riflettere, applicando metodi mnemonici e volti solo a risolvere l’interrogazione dell’indomani, senza riuscire a dare al sapere un aspetto unitario e “pratico”. La vicinanza di un adulto a casa li affranca, li costringe alla concentrazione, li guida nelle fragilità non risolte.
    Avete fatto tutti un buon lavoro e tutto per lui, che ritroverà quanto dedicatogli e acquisirà sempre più sicurezza in sè ed autostima per il futuro. E’ stato tempo ben speso. Ora bisogna godere le meritate vacanze. Auguri 🙂

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  7. @Zebachetti: hai perfettamente ragione, infatti trovo che questo aiuto che dò a mio figlio sia molto utile anche per me, altrimenti avrei già dimenticato il 90% di quello che ho imparato a scuola (e anche così spesso mi sento completamente ignorante, credimi).
    @ Accantoalcamino:….Gratis?!?!?! Ho pagato col mio fegato e i miei nervi….ma è stata una spesa che ho fatto volentieri e che rifarò sicuramente fin quando ci sarà bisogno (a proposito, altra soddisfazione, mio figlio grande ha passato il suo esame ieri e ne è uscito con un superdignitoso 85/100 !! E pensare che anche lui mi ha fatto dannare…)
    p.s. Perla è uno splendore, spreo proprio che non abbia mai bisogno di nessuna medicina.
    @ Cavaliereerrante: ti mando il mio indirizzo di PE, sono molto interressata a quell’articolo. Grazie! E grazie infinite anche per l’affetto che mi dimostri venendomi a trovare e votando il mio blog. Farò del mio meglio per continuare a meritare la stima tua e di tutti gli alltri amici.
    @ili6: Hai visto? Sono riuscita a cambiare idea su alcuni insegnanti, spero che continuino a non deludermi, contrariamente a quelli che sono capitati a mio figlio più grandealle elementari e soprattutto alle medie. Ma vorrei che mi spiegassi meglio perché secondo te “…volte sembra contraddittoria quando dice alle famiglie di lasciare che i figli facciano da soli per poi fare SOS nel caso che lo studente non riesca in modo autonomo. In realtà non è contraddizione…” esattamente cosa intendi quando dici che in realtà non è una contraddizione? perché ti assicuro che lo sembra davvero…

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  8. mi riferivo alla parte finale del tuo commento a cavaliererrante:la scuola in generale ha o dovrebbe avere come finalità per ogni alunno il raggiungimento di un autonomo ed organico metodo di studio( riferito naturalmente alle programmazioni) che lo studente acquisisce anche lavorando da solo e staccandosi pian piano dall’aiuto dei genitori ed è per questo che sin dalle elementari si raccomanda ai genitori di seguire sì i figli, ma via via con un pò di distanza, (con un occhio dico io, di solito). Ma se l’alunno non è ancora pronto per questo perchè non ha ancora sviluppato quell’approccio autonomo allo studio e all’approfondimento, ecco che la scuola chiede aiuto alla famiglia. Non c’è contraddizione, ogni caso è a se stante. La maggioranza dei casi di sos si verifica proprio all’inizio delle scuole medie dove c’è un brusco passaggio di metodi ed aspettative (i proff delle prime medie credono di avere di fronte studenti liceali…) e inoltre c’è quell’età delicatissima di adolescenza 11-13 anni, dove i ragazzini si sentono già più adulti dei 20enni….

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  9. Ti ringrazio per avermi chiarito il concetto, in effetti così è un po’ più chiaro. Penso anche che ci sia una grande differrenza di autonomia, organizzazione e responsabilità fra i bambini che durante le elementari hanno frequentato le scuole con i moduli (dove ci sono compiti a casa anche durante la settimana) e quelli come il mio che hanno frequetato il tempo pieno, che, dando i compiti solo nel fine settimana non abitua alle logiche precedenti.

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  10. Ciao, adesso la scuola é finita anche qui. Ha appena terminato la 2a media, da noi vanno a scuola 3 giorni dalle 08.00 alle 16.10, un giorno dalle 08.00 alle 11.30 (mercoledì) 1 giorno dalle 08.00 alle 17.05.
    In terza i giorni fino alle 17.05 sono due.
    Quello che mi da più fastidio é che secondo me al giorno d’oggi si va avanti con il programma, non si “spreca” più tempo ad aiutare chi fa fatica.
    Da noi alle elementari hanno un ottimo metodo di matematica che si chiama Dimat, che é strutturato su 3 livelli, facile-medio-difficile, ogni livello contiene 21 argomenti, e per ogni argomento ci sono una decina di fogli di allenamento (schede bianche), quando ci si sente pronti si fa la scheda di verifica (gialla).
    Ogni argomento dovrebbe essere introdotto dall’insegnante, poi l’allievo dovrebbe lavorare da solo.
    Ma il problema é che parecchi bambini non riescono a organizzarsi.
    Mia figlia al mese di marzo aveva fatto una marea di schede di allenamento, ma solo 8 schede di verifica, per avere la sufficenza doveva fare almeno 40 schede !!!
    Mi sono dovuta mettere li a casa, farle portare ogni sera un certo numero di schede, spiegarle l’argomento, farle un foglio con scritto quale schede di verifica doveva presentare (quale argomento aveva preparato così bene da poterlo superare).
    Ora senza nulla togliere, ma per me era difficilissimo insegnare, io adoro la matematica e la uso molto nel mio lavoro, ma non ho nessuna idea di come insegnarla, grazie all’aiuto del web e di un insegnante che ho conosciuto ho capito come presentarle le cose in modo che fossero facili da spiegare ma soprattutto da capire.
    Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissate, ma mia figlia durante le 6 ore di matematica settimanale cosa faceva ??? visto che tutto quello che ha fatto, l’ha fatto a casa ???
    Scusa il romanzo
    Ludo

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  11. Infatti questa è una cosa che anch’io non riesco molto a digerire. Secondo me la famiglia deve “educare” e la scuola deve “insegnare”: Perché ci viene richiesto anche questo? Il tempo che perdiamo a insegnare ai nostri figli le cose che dovrebbero essere imparate a scuola (se solo si facesse più attenzione al singolo individuo piuttosto che alla conclusione del programma), potremmo spenderlo in loro compagnia in modo più piacevole per tutti.

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Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra ch'io ho detto la mia...

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